Un libro di Giuseppe Pascali
Recensire un libro non è mai facile, specialmente quando ci si ritrova davanti ad una storia con la “ S” maiuscola, piena zeppa di essenze particolari e scenari incredibili. Se poi l’autore del romanzo è prima di tutto un caro amico, ecco che trovare le parole adatte per rendergli la giustizia che si merita, diventa ancor di più un’impresa ardua 새 찬송가 mp3 무료 다운로드.
CHI E’ GIUSEPPE?
Credo che prima di parlarvi del libro però, debba cominciare spiegandovi chi è la figura del “Pascali”. Giuseppe è un giornalista che scrive per la Gazzetta del Mezzogiorno occupandosi di cultura e spettacolo. E’ un amante della storia e delle tradizioni locali 커버로스 다운로드. Una forte testimonianza di ciò è data dalle sue numerose pubblicazioni dove il tema centrale è proprio quello del territorio e un esempio lampante è dato dal suo primo romanzo intitolato “ Il maestro della banda ”. Giuseppe è una persona precisa e meticolosa che ha scelto di scrivere per un genere letterario chiamato romanzo storico, dove niente può essere lasciato al caso 유튜브 mp4 1080p 다운로드. Lo possiamo leggere sia tra le righe, sia alla fine dei suoi scritti con le note dell’autore che ci spiegano per filo e per segno, cosa è stato inventato e cosa corrisponde al vero. Beh, posso dirvi che rimarrete stupiti scoprendo che il novanta per cento del romanzo è frutto di una serrata ricerca storica, da vero e proprio topo da biblioteca 다운로드. Una ricerca che serve a placare soltanto in parte la sete di conoscenza dell’autore, che non è mai stanco di approfondire, forse per essere sempre preparato a tutte le evenienze culturali della vita che si sa, è piena zeppe di prove da superare. Un certo Eduardo De Filippo a tal proposito, afferma che gli esami non finiscono mai.
LA STORIA
Caballino, 31 luglio 1637 다운로드. La scena inizia con il marchese Francesco Castromediano, uno dei protagonisti principali di questo romanzo, che non riesce a darsi pace in quanto una bruttissima malattia gli sta portando via la persona che più gli è cara in vita: la marchesa Beatrice, appena ventottenne. Tutto il feudo di Caballino, vivrà la morte di Beatrice con disperazione, in quanto grazie alle sue numerose opere comunitarie è riuscita nel giro di poco tempo a farsi amare dal popolo 다운로드. I guai però, come ben sappiamo non vengono mai da soli. Infatti un certo Don Pietro Altomonte, acerrimo nemico del marchese, approfitterà del clima di fragilità emotiva per cercare di impadronirsi del feudo. Cosa succederà in seguito? Chi è Cordulo? E padre Bonaventura? E quale mistero si cela all’interno di questo romanzo? Lo scopriremo pian piano, ma posso garantirvi che il sigillo del marchese è una storia singolare nel suo genere, anzi addirittura unica in Italia e a parlare non è l’arroganza o la passione del lettore: ci sono dei documenti ufficiali dell’epoca che testimoniano l’originalità di questa storia 윈도우 카드 게임 다운로드. Il finale poi è davvero mozzafiato, dettato dalla forza dirompente dell’amore, quello vero. Dunque che cosa manca a questa storia per essere completa? Sete di potere, inganni, vendette, eventi drammatici e inaspettati come il diffondersi della peste. Linguaggio fluido e ricercato. Personaggi dal profilo psicologico sempre coerente e che cambiano progredendo insieme allo sviluppo della storia 윈도우 8.1 순정 다운로드. In questo romanzo c’è proprio tutto! Volete sapere come andrà a finire questa storia? Mi dispiace ma non posso dirvelo. Giuseppe mi ammazzerebbe. Posso dirvi però che questo romanzo ha riscosso un incredibile successo andando in ristampa diverse volte. Credo che bisognerebbe avere molti più libri come questo da leggere e ultimamente se avete letto qualche recensione precedente, non posso proprio lamentarmi 다운로드.
CAVALLINO
Perché la scelta di ambientare questa storia proprio a Cavallino? Giuseppe in realtà gioca in casa, essendo a tutti gli effetti un cavallinese di origine controllata e poi appunto come dicevo all’inizio, la storia è vera. Al di là di questo però, Cavallino è un posto dove l’architettura si fonde con l’arte e con la storia diventando all’improvviso magia, lo testimoniano i vari monumenti storici presenti in città, gli affreschi, le chiese 법정체. Pensate che ancora oggi, malgrado il romanzo risalga al 2013, le persone vengono a visitare i luoghi menzionati nel romanzo e anzi è proprio grazie a questo libro che la città di Cavallino è stata ancora più conosciuta. Questo aspetto è davvero fantastico perché in questo modo si possono salvaguardare dall’oblio le nostre tradizioni, riscoprendole e mai cambiandole.
EPILOGO
Prima di salutarci, volevo spendere due parole di ringraziamento per Giuseppe Pascali. Da un paio d’anni a questa parte, insieme a Vinicio e Barnaba Russo, è stato avviata presso il bar L’altro caffè a Cavallino, una rassegna letteraria dove l’obbiettivo principale è quello di conoscere l’autore più che il libro, attraverso una vera e propria tavola rotonda in cui non sono mancati cibi prelibati, tra cui le rape. Posso garantirvi che questa rassegna funziona alla grande e nell’ultima presentazione non sapevamo più dove far sedere la gente. Questo perché si è lavorato in maniera genuina e rispettosa nei confronti di tutti. Ecco, ringrazio Giuseppe proprio per questo, per aver creduto nella forza della cultura in un periodo storico dove questa parola sembra essere diventata soltanto una moda. La cultura vera è un’altra e Giuseppe Pascali ne è un testimone a tutti gli effetti. Insomma mi sono dilungato un po’, ma era doveroso! Vi invito a comprare il libro, non rimarrete delusi!
Un saluto dal vostro Antonio Cotardo!